di Andrea Ermano
"Qui le cose si stanno mettendo molto male", scrive oggi sul Riformista il direttore Polito, secondo il quale che la "terza via" (cioè il PD blairiano di Walter Veltroni) sarebbe giunta al capolinea. "Le nuove idee della sinistra non potranno che nascere a sinistra" e non quindi nell'arco centrista, teso tra i due ex sindaci di Roma a "imitazione tardiva e ingenua delle idee di destra", è il giudizio dell'ex senatore del PD (immemore forse che, tanto per dirne una, Marco Revelli aveva scritto il suo libro sulle "due destre" un bel po' di anni or sono).
Quel che ha fatto saltare la mosca al naso a Polito sono non tanto o soltanto i sondaggi (che indicano un PD in caduta libera), ma l'inciucio tra il gentiluomo di Sua Santità, Gianni Letta, e Veltroni: "Il PD è diventato così liquido che Berlusconi se lo beve a colazione. Giuro che non avrei mai immaginato di vedere il leader dell'opposizione incontrare riservatamente un sottosegretario per parlare di Rai. La gente vede la consociazione... Qui si rinvia persino l'insediamento della Commissione di vigilanza in attesa che i leaders si mettano d'accordo sulla Rai... Il PD è così liquido che in due giorni si sono riunite quattro diverse correnti di cattolici e a un anno dalle europee non sa ancora se sarà socialista o liberale".
Un commentatore ha chiosato oggi la situazione del PD con queste parole: "Sulle divisioni del PD vi ricordo che alle prossime europee, a quanto pare, gli ex della Margherita e gli ex dei DS si presenteranno con delle liste separate. Quindi, almeno fino a questo momento così è, il PD non parteciperebbe con sue liste".
Si tratterebbe di una prospettiva letteralmente in-audita: davvero non si era mai sentito che un'importante formazione politica di un Paese del G8 si presenti per ben due volte al rinnovo del Parlamento di Strasburgo in ordine sparso.
Quattro anni fa DS e Margerita si presentarono alle europee con le liste comuni di "Uniti nell'Ulivo", che doveva prefigurare il PD. Poi, una volta eletti, si divisero entrando a far parte di gruppi parlamentari diversi. E oggi, dopo avere fatto il PD a costo di scassare il Governo Prodi e l'intero centro-sinistra italiano, si ridividono, stavolta addirittura prima delle elezioni...
Ancora non si sono accordati su come collocarsi in Europa. E dite voi se son bazzecole. Franceschini un anno fa diceva pacatamente serenamente che "il nodo della collocazione in Europa potrebbe risolversi da sé". Ricordate? Be', non si è risolto.
0 commenti:
Posta un commento