giovedì 15 maggio 2008

Reato d'immigrazione clandestina? Un errore

Le forze dell’ordine sono quelle che sono come personale, mezzi operativi e risorse economiche. Si impone una loro utilizzazione razionale, volta a monitorare i settori più a rischio per la sicurezza pubblica

di Felice Besostri

Condivido le preoccupazioni per la sicurezza, che derivano dalla presenza di clandestini, per definizione si tratta di persone senza un domicilio fisso conosciuto e spesso neppure identificabili.

Tuttavia è pericoloso creare una categoria indistinta, cioè che abbia come unico punto in comune il fatto di non avere un regolare permesso di soggiorno. Tra l’altro ci sono diverse sottocategorie: 1) quelli che non lo hanno mai avuto, 2) quelli a cui è scaduto. Un’altra differenza è costituita dalla modalità di entrata sul territorio nazionale, cioè clandestinamente ovvero rimanendo oltre il termine di un’entrata regolare per turismo o per motivo di studio od , infine, per lavoro stagionale.

La stessa motivazione della clandestinità può essere differente: bisogno, discriminazioni nel paese di origine o costruzione di una rete criminale.

Le forze preposte alla tutela dell’ordine pubblico sono quelle che sono come personale, mezzi operativi e risorse economiche. Si impone una loro utilizzazione razionale per monitorare i settori più a rischio per la sicurezza pubblica: nullafacenti, spacciatori e criminali in genere. Se tutti i clandestini sono criminali in quanto tali va aperta una pratica ed instaurato un giudizio per ciascuno di essi, senza poter distinguere tra una badante di un anziano non autosufficiente ed uno spacciatore.

Ne deriverà un sovraccarico di lavoro, che ne minerebbe l’efficacia. Mi immagino già le decorrenze di termini per custodia cautelare, tanto per fare un esempio.

Sarebbe più razionale prevedere la clandestinità come aggravante del reato commesso, sì da escludere la concessione di attenuanti o della sospensione condizionale della pena od anche della concessione degli arresti domiciliari.

Per tale via ci sarebbe un deterrente alla commissione dei reati e quindi una loro diminuzione.
Dai Promessi Sposi sappiamo cosa sono le grida manzoniane: feroci nella forma ed inefficaci nella pratica. Certamente c’è un aspetto propagandistico nella repressione e nell’emanazione di leggi severe, anzi severissime, ma bisogna conoscere la realtà che si vuol regolamentare e non semplicemente alimentare le statistiche. Se si vuol mostrare risultati, immagino che sarà più facile conseguirli facendo periodiche retate nelle piazze principali e nelle stazioni per individuare domestiche, badanti e facchini clandestini, che avventurarsi nelle zone a rischio, come i cosiddetti fortini della droga.

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